domenica 30 settembre 2018

Il bambino di carta

di Marina Migliavacca Marazza

Scoperto per caso, è uno di quei testi che sorprendono per la delicatezza e riescono a coinvolgerti anche per la scrittura scorrevole e chiara.
E' la vera storia, ambientata a Londra negli anni Venti,  di Alan Milne e del figlio Christopher Robin fonte di ispirazione per il mitico Winnie the Pooh. C'è la vita quotidiana di un'intera  famiglia travolta dal successo del fantasioso personaggio e del bambino privato completamente della sua infanzia e della sua intimità,  costretto a farsi spazio per tutta la sua esistenza per emergere dietro l'ingombrante orsetto giallo. Nel contorno tanti temi leggermente sfiorati: la guerra, l'incomprensione tra padre e figlio, il bullismo, il contrasto tra diversi ceti sociali londinesi di questi anni.

Una storia tenera, che porta alla luce una storia vera ai più sconosciuta.


martedì 25 settembre 2018

Salsa alle noci

I passi:
- sbollentare per 5 minuti 150g di gherigli di noci. Scolare e far asciugare.
- mettere 40gr di pane in ammollo in un bicchiere di latte (circa 150ml) e dopo qualche minuto strizzare e sminuzzare
- inserire nel mixer la mollica inzuppata, il 40 gr di formaggio a grana dura (parmigiano, grana o simili), le noci, 30g di pinoli e , se piace, uno spicchio di aglio privato dell’anima interna.
- frullate il tutto e aggiungete olio extra vergine di oliva  gradualmente per rendere la salsa cremosa.
- raggiungere la giusta consistenza aggiungendo se necessario un po' di latte.



martedì 18 settembre 2018

Ho le rughe...

Mi sono guardata allo specchio e ho scoperto di avere molte rughe, intorno agli occhi, alla bocca, sulla fronte.
Ho le rughe perché ho avuto amici, e abbiamo riso, abbiamo riso tanto, fino alle lacrime.
E ho conosciuto l'amore, che mi ha fatto strizzare gli occhi di gioia.

Ho le rughe perché ho avuto dei figli, e mi sono preoccupata per loro fin dal concepimento, e ho sorriso a ogni loro nuova scoperta e ho passato notti a cullarli.
E poi ho pianto.
Ho pianto per le persone che ho amato e che sono andate via, per poco tempo o per sempre oppure senza sapere il perché.
Ho vegliato, trascorso ore insonni per progetti andati bene, andati male, mai partiti, per la febbre dei bambini, per leggere un libro o fare l’amore.
Ho visto posti splendidi, nuovi, che mi hanno fatto aprire la bocca stupita, e rivisto i posti vecchi, antichi, che mi hanno fatto commuovere.
Dentro a ogni solco sul mio viso, sul mio corpo, si nasconde la mia storia, le emozioni che ho vissuto, la mia bellezza più intima e se cancellassi questo, cancellerei me stessa.

Ogni ruga è un aneddoto della mia vita, un battito del mio cuore, è l’album fotografico dei miei ricordi più importanti.

[Marinella Canu ]



giovedì 13 settembre 2018

Stoner

di John Edward Williams

Un  testo pacato e ben scritto, la storia della vita di un uomo 'normale' ambientata negli Stati Uniti tra gli anni Dieci e gli anni Cinquanta del Novecento.



Il personaggio principale è  William Stoner, figlio di contadini, che abbandonando con fatica (sua e dei genitori) la vita nei campi, si appassiona agli studi  letterari e diventa insegnante universitario.
Una vita apparentemente tranquilla con un matrimonio, una figlia e i tradizionali problemi di un'esistenza comune: incomprensioni familiari, dissidi lavorativi, una brutta malattia e per finire ...la morte.
Un uomo che consuma la sua esistenza non tanto grazie a scelte e azioni più o meno spontanee,  ma riorganizzandosi sempre in base a quanto dicono e fanno quelli che gli stanno intorno. Anzi, le poche volte che prende una decisione di sua iniziativa , il destino infierisce su di lui provocandogli grosse sofferenze. E' la storia di un antieroe.

"A quarantatré anni compiuti, William Stoner apprese ciò che altri, ben più giovani di lui, avevano imparato prima: che la persona che amiamo da subito non è quella che amiamo per davvero e che l’amore non è una fine ma un processo attraverso il quale una persona tenta di conoscerne un’altra."

[..]

"Bisogna innamorarsi, per capire un po’ come si è fatti."

mercoledì 5 settembre 2018

Amicizia

Ho sempre ritenuto che il più grande privilegio, sollievo e conforto dell'amicizia fosse quello di non dover mai spiegare nulla.

[ Katherine Mansfield]