di Luca Bizzarri
Una storia ben scritta e coinvolgente che spinge a terminare velocemente la lettura per scoprirne il finale.
Potrebbe intitolarsi 'Tutto in una notte'.
Due poliziotti, con ambizioni e caratteri diversi, si trovano invischiati a fine turno in una storia tra il ridicolo e il drammatico dalla quale usciranno in maniera decisamente diversa.
Insieme a loro Mamadou, migrante senegalese coinvolto suo malgrado in una storia di affetti e libertà negate che li travolge mescolando in una notte i loro tre destini.
Non un capolavoro, ma vale la pena comunque leggerlo perchè è una storia che rimane attaccata addosso.
[..] La mente di Rossetti, come quella della maggioranza degli adulti maschi della specie, era una sorta di tubo nel quale gli atomi si muovono in maniera del tutto casuale fino al momento in cui un potentissimo magnete, che chiameremo “La Figa”, non riesce a instradarli tutti nella stessa direzione nello stesso istante.[..]
[..] Questo credo che sia l’amore, sapere sempre dove sta qualcuno, sapere se è felice di stare dove sta, sapere dov’è anche quando non lo vedi, anche quando non sai dov’è fisicamente ma sai che c’è. Sapere che esiste un ‘noi’.
Forse l’innamoramento non è altro che una rapida successione di emozioni contrastanti, tristezza e gioia, felicità e rabbia, ma credo che l’amore sia molto di più, sia semplicemente sapere dove si sta, occuparsi di dove si sta, di rendere il posto dove si sta insieme un posto migliore.[..]
“Non desiderare la roba degli altri
non desiderarne la sposa.
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
che hanno
una donna e qualcosa:
nei letti degli altri già caldi d’amore
non ho provato dolore.
L’invidia di ieri non è già
finita:
stasera vi invidio la vita”.
[De Andrè - Il testamento di Tito]