Ho appena terminato la serie The Resident: 6 stagioni, oltre 100 episodi full immersion dentro il Chastain Park, un ospedale di Atlanta.
La prima impressione, a caldo, dopo l'ultimo episodio, è che anche questa volta i vari personaggi un po' mi mancheranno. Più di tutti la piccola GiGi, fantastica e bellissima.
A differenza delle altre serie sullo stesso filone (ER, Grey's Anatomy, New Amsterdam) questa volta ho trovato meno bravi gli attori nel ruolo di medici anche se in questo tipo di contenuti poco importa l'aspetto professionale. Si rimane affascinati dalle storie dei pazienti, dagli amori (immancabili) tra i personaggi principali e da un buon collegamento con la realtà (tagli alla sanità, commissioni corrotte, interventi non tempestivi) che rende comunque questi prodotti molto simili tra di loro.
Anche dal punto di vista emotivo meno coinvolgente delle altre serie sul tema ma questa ha il pregio di narrare la sanità anche nei suoi peggiori risvolti, tematiche che scottano e che è difficile trattare: finte diagnosi, protesi difettose, ospedali privati, mancanza di assistenza sanitaria , fino ad arrivare alla frode ed anche all'utilizzo di stupefacenti da parte dei medici.
--- SPOILER ---
Alla fine tutto è bene quello che finisce bene. Nell'ultima stagione tutti i fili interrotti sembrano ricollegarsi, i delusi ritrovano l'amore, i malati potranno guarire, i cattivi diventano buoni e ce li immaginiamo felici e sereni. Una bella dose di ottimismo che non fa mai male.
Tante le cose che non quadrano e tante le cose che sono state risolte o dimenticate in maniera eccessivamente sbrigativa. Tra tutti la morte di Nic, seguita da un buco temporale di tre anni risolto da un episodio all'altro o i loschi traffici del dottor Bell liquidati e dimenticati trasformandolo in uomo buono e giusto.
