di Ema Stokholma
Ho letto il libro incuriosita dalle poche indiscrezioni che trapelavano sul personaggio televisivo, approfittando di una offerta su Kindle.
Un cazzotto nello stomaco. Molto realistico e anche inquietante. Un po' caotico nelle varie fasi descritte e sbrigativo nel finale ma comunque coinvolgente, dall'inizio alla fine.
Ne emerge un quadro familiare davvero incredibile. Bello scoprire che Ema alla fine ce l'ha fatta a crearsi una vita oltre questo incubo
Per il mio bene
Per il mio bene me lo diceva mia madre, quando ero bambina e mi spiegava perché mi stava picchiando.
Per il mio bene sono scappata di casa, quando avevo quindici anni.
Per il mio bene ho scritto questo libro, per raccontare la mia storia e farmi testimone, sperando che quello che è successo a me e a mio fratello Gwendal non debba capitare ad altri bambini.
Sinossi su Amazon.it
Per la prima volta Ema Stokholma racconta il suo passato, il tempo in cui il suo nome era ancora Morwenn Moguerou. E lo fa scrivendo un libro che attraverso la sua esperienza individuale riesce a raggiungere sentimenti universali, a insegnare che dal dolore si può uscire, che si può sbagliare e cambiare, che il lieto fine è possibile. Perché Per il mio bene è una storia vera ma anche un romanzo indimenticabile, che riesce a raccontare il dolore e il male con una lingua immediata e diretta, con uno stile allo stesso tempo durissimo e dolce che colpisce il lettore al cuore e tocca le corde più profonde e vere dell’animo umano.