di Valeria Corciolani.
E siamo a 3! anzi 4.
Dopo Acqua passata (La colf e l'ispettore Vol. 1), Non è tutto oro (La colf e l'ispettore Vol. 2) e E come sempre da cosa nasce cosa (La colf e l'ispettore Vol. 4) eccomi con la terza puntata della serie.
Questa volta siamo alle prese con un incendio, che non distrugge tutto ma di fatto fa riemergere dalle ceneri vecchie storie tenute volutamente nascoste.
Una famiglia in vista, conflitti economici e amorosi e intorno le vicende ormai familiari di Jules e Alma, divenuti ormai inseparabili e (loro malgrado) coppia di successo per arrivare alla soluzione dei casi.
Forse chiamarli gialli è un po' troppo, ma alla fine quello che conta è che regalano momenti piacevoli di relax.
Eccoli in fila
In fila
- Acqua passata (La colf e l'ispettore Vol. 1),
- Non è tutto oro (La colf e l'ispettore Vol. 2)
- A mali estremi (La colf e l'ispettore Vol. 3)
- E come sempre da cosa nasce cosa (La colf e l'ispettore Vol. 4)
- Peggio per chi resta (La colf e l'ispettore Vol. 5)
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È una fredda sera di metà dicembre quando alla Radici & Figli, azienda di arte sacra, divampa un incendio. I resti di un cadavere carbonizzato e una misteriosa scritta in arabo sono gli elementi con cui l’ispettore Jules Rosset si ritrova a fare i conti. Come se non bastasse, Alma ha altri pensieri per la testa. Per fortuna il Natale si avvicina e Rosset può approfittarne per riappropriarsi della sua collaboratrice più preziosa insinuandosi nelle pieghe più imprevedibili di questa misteriosa vicenda. A mali estremi, estremi rimedi.
