di Valeria Corciolani.
Continuo spedita la lettura di questa serie di romanzi.
Dopo Acqua passata (La colf e l'ispettore Vol. 1) e E come sempre da cosa nasce cosa (La colf e l'ispettore Vol. 4) ecco la 2 puntata.
Ancora Alma e Jules intrigati in un giallo di provincia: anche questa volta non da soli, ma circondati dai personaggi che stiamo conoscendo sempre meglio.
Questa volta l'ispettore è alle prese con l'omicidio di una giovane moglie la cui breve esistenza è, come spesso accade, ben intricata nelle vicende della cittadina ligure. Anche in questo caso non coinvolge tanto la ricerca dell'assassino che può essere intuito sin dalle prime pagine, ma l'intreccio delle vicende umane che alla fine nel loro dipanarsi portano non solo alla soluzione del caso, ma anche a chiarimenti personali tra i vari personaggi.
Anche in questo caso è un libro per me ben scritto. Ogni volta si scoprono elementi nuovi dei vari personaggi principali che ce li rendono familiari. Le difficoltà di Alma, come madre, moglie abbandonata ma soprattutto anche donna dei nostri tempi, la rendono amabile e sicuramente ci induce tenerezza.
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Tornano Alma, la colf dallo “sguardo” speciale, e Jules Rosset, l’ispettore spigoloso È una vita tranquilla quella di Nestor “il Greco”, proprietario di un piccolo negozio antiquario a Chiavari. Finché una sera la giovane moglie Elena, troppo bella, troppo esuberante, troppo tutto, non ritorna più a casa. Il mattino dopo un pescatore aggancia con i suoi palamiti il corpo di una donna… Toccherà all’ispettore Jules Rosset e all’efficiente Alma, suo insospettabile grimaldello di fiducia, riportare a galla la verità. Perché non è tutto oro quello che luccica.
