sabato 14 maggio 2016

I frutti del vento

 di Chevalier Tracy

Strani personaggi ma sicuramente indimenticabili in questa affascinante storia ambientata nell’America delle seconda metà dell’ottocento.
Destini che s’intrecciano in esistenze molto difficili, caratterizzate da povertà e ignoranza. Le piante sono il filo conduttore del romanzo: dai meli e l’ossessione per la loro crescita alle gigantesche sequoie della California e la loro fama che raggiunge l’Europa oltreoceano.
Scorrevole anche se a volte un po’ troppo crudo, ma efficace. Una storia di anti-eroi per i quali è difficile provare simpatia ma solo tristezza e anche un po’ di pena.

Alla fine un sospiro di sollievo e la speranza che i semi conservati siamo l'inizio di una nuova stagione di serenità


«Rincuorato dalle parole affettuose di Molly, Robert si infilò la mano in tasca, toccando il fazzoletto con dentro i semi che gli aveva portato Martha. I semi erano duri a morire, avevano bisogno solo del posto giusto per risvegliarsi. E il cuore l’avrebbe aiutato a riconoscerlo».