sabato 17 agosto 2019

Quel giorno sulla luna

di Oriana Fallaci





A distanza di 50 anni il racconto di Oriana Fallaci dello sbarco del primo uomo sulla luna risulta veramente  interessante. Le interviste agli interpreti principali di questa storia ne fanno emergere alcuni aspetti a me sconosciuti che rendono tutta la vicenda ancora più straordinaria. Considerando che il libro è stato scritto nei 4 anni precedenti lo sbarco, alcune affermazioni risultano davvero incredibili.

Libro ben scritto, da una vera cronista.





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"Come un bambino curioso la scienza va avanti, scopre cose che non sapevamo, provoca cose che non immaginavamo: ma come un bambino incosciente non si chiede mai se ciò che fa è bene o è male. Dove ci porterà questo andare?" Così Oriana Fallaci a Wernher von Braun, tra i capostipiti del programma spaziale americano. Sono gli anni Sessanta del secolo scorso e la grande scrittrice si avvicina all'avventura nello spazio affascinata dagli scenari che il futuro preannuncia. Per comprendere a fondo l'esplorazione dell'universo trascorre lunghi periodi nel centro della NASA a Houston e nella base di Cape Kennedy. Quel giorno sulla Luna racconta la sua esperienza: Oriana incontra gli astronauti, espone i propri dubbi, sottolinea i rischi e rivela le difficoltà. Il materiale che raccoglie è sorprendente per ricchezza e completezza documentativa, per varietà di voci e punti di vista. Nel momento in cui il missile Saturno V si solleva, prevale l'emozione di poter vivere in diretta un avvenimento straordinario, e ancora oggi resta memorabile la narrazione con cui la Fallaci restituisce gli stati d'animo dei protagonisti dell'impresa, coloro che per primi solcarono la superficie lunare.