domenica 14 novembre 2021

Un'amicizia

 di Silvia Avallone.




La storia di due ragazze, diverse ma complementari.

Non è un libro che trascina dal punto di vista emotivo, o almeno con me è stato così. E' un susseguirsi abbastanza caotico di eventi, mescolati tra passato e presente, ma alla fine è comunque una storia i cui personaggi principali Elisa e Beatrice, rimangono impresse e nella quale cerchiamo di identificarci per le nostre esperienze personali. 

"Non c’è solo dell’assurdità, purtroppo, ma anche del tragico nelle donne – e mi ci metto per prima – che si azzuffano e si dilaniano per un uomo. E dopo, fatalmente, quello se ne va illeso per la sua strada, libero di vivere la sua vita, mentre noi restiamo indietro, con un pugno di mosche in mano, piene di cicatrici."

"La realtà si sbriciola, le immagini no!"

Della stessa autrice:

- Da dove la vita è perfetta 



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Se le chiedessero di indicare il punto preciso in cui è cominciata la loro amicizia, Elisa non saprebbe rispondere. È stata la notte in cui Beatrice è comparsa sulla spiaggia – improvvisa, come una stella cadente – con gli occhi verde smeraldo che scintillavano nel buio? O è stato dopo, quando hanno rubato un paio di jeans in una boutique elegante e sono scappate sfrecciando sui motorini? La fine, quella è certa: sono passati tredici anni, ma il ricordo le fa ancora male. Perché adesso tutti credono di conoscerla, Beatrice: sanno cosa indossa, cosa mangia, dove va in vacanza. La ammirano, la invidiano, la odiano, la adorano. Ma nessuno indovina il segreto che si nasconde dietro il suo sorriso sempre uguale, nessuno immagina un tempo in cui “la Rossetti” era soltanto Bea – la sua migliore amica.