martedì 18 giugno 2019

Notte prima degli esami

Vi dico che cosa rimarrà.

Rimarranno schemi confusi, appunti e post-it nella vecchia cassettiera del ripostiglio.
Rimarrà il rumore dei ventilatori sparati a mille sulle scrivanie.
Rimarrà lo sguardo dei vostri prof, che a volte sarà come quello di un fratello più grande.

Rimarrà quella sensazione allo stomaco che somiglia a quella che senti quando cadi nel vuoto.
Rimarrà Venditti a tutto volume la sera prima del tema, per forza.

Rimarrà un numero su un foglio, che non fregherà un granché a nessuno.
Rimarranno i volti tesi di quei compagni che, in pratica, hai visto crescere.
Rimarranno i compagni, alcuni proprio per sempre.
Rimarrà lei, rimarrà lui.

Rimarrà il ricordo di quelle classi, del colore di quei banchi, delle scritte nei bagni.
Rimarrà il ricordo di quelle tratte in bus, delle macchinette del cibo, di quel tal bidello.

Rimarrà una felicità pura, quando sarà finita, che si prova davvero poche volte.
Rimarrà il rimpianto per un pezzo gigantesco di vita che rimane lì in quella scuola.
Rimarrà la consapevolezza che di paura non si muore.

Rimarranno quelle conoscenze che vi rendono cittadini, persone di cui essere fieri. Rimarranno le poesie, quelle più belle almeno.

Rimarrà il coraggio, la vittoria, la bellezza della fatica.

Rimarrete voi, pazzi esaltati davanti a un mondo adulto che potrete non temere più.

Rimarrà l’estate più bella della vostra vita.

[dal web]