sabato 22 febbraio 2020

I pesci non chiudono gli occhi

di Erri de Luca

Il libro racconta un periodo particolare della vita dell’autore. L’estate dei suoi 10 anni, l’età in cui non si è ancora grandi ma nemmeno più bambini, l’età dei primi amori e delle prime prese di posizione rispetto alle scelte a cui ci mette di fronte la vita. 
Un libro che si legge in un’ora e che imprime in maniera molto forte nella nostra mente le immagini nitide dei luoghi in cui si svolge e le sensazioni emotive che si provano a quell’età. 

Finale un po’ monco, ma immagino sia voluto dall’autore.



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A dieci anni l'età si scrive per la prima volta con due cifre. È un salto in alto, in lungo e in largo, ma il corpo resta scarso di statura mentre la testa si precipita avanti. D'estate si concentra una fretta di crescere. Un uomo, cinquant'anni dopo, torna coi pensieri su una spiaggia dove gli accadde il necessario e pure l'abbondante. Le sue mani di allora, capaci di nuoto e non di difesa, imparano lo stupore del verbo mantenere, che è tenere per mano.