giovedì 20 maggio 2021

La scomparsa di Stephanie Mailer

 


di Joël Dicker . 
Una trama secondo me eccessivamente incasinata, soprattutto negli intrecci tra presente e passato ma che comunque abbastanza coinvolgente per poter dare una valutazione complessivamente positiva ma non eccellente. Troppi personaggi, qualcuno davvero inutile e situazioni inserite solo per allungare un po' il brodo.  
Verso il finale, il continuo capovolgimento di fronti fa temere di non giungere alla conclusione ed alla verità ma la storia si chiude e, rispetto a tutte le ipotesi, neppure con quella più originale.

Rispetto agli altri romanzi dello stesso autore, questo mi convince molto meno.


Sinossi su Amazon.it
30 luglio 1994. La cittadina di Orphea, stato di New York, si prepara a inaugurare la prima edizione del locale festival teatrale, quando un terribile omicidio sconvolge l'intera comunità: il sindaco viene ucciso in casa insieme a sua moglie e suo figlio. Nei pressi viene ritrovato anche il cadavere di una ragazza, Meghan, uscita di casa per fare jogging. Il caso viene affidato e risolto da due giovani, promettenti, ambiziosi agenti, giunti per primi sulla scena del crimine: Jesse Rosenberg e Derek Scott. 23 giugno 2014. Jesse Rosenberg, ora capitano di polizia, a una settimana dalla pensione viene avvicinato da una giornalista, Stephanie Mailer, la quale gli annuncia che il caso del 1994 non è stato risolto, che la persona a suo tempo incriminata è innocente. Ma la donna non ha il tempo per fornire le prove, perché pochi giorni dopo viene denunciata la sua scomparsa. Che cosa è successo a Stephanie Mailer? Che cosa aveva scoperto? Se Jesse e Derek si sono sbagliati sul colpevole vent'anni prima, chi è l'autore di quegli omicidi? E cosa è davvero successo la sera del 30 luglio 1994 a Orphea? Derek, Jesse e una nuova collega, la vicecomandante Anna Kanner, dovranno riaprire l'indagine, immergersi nei fantasmi di Orphea. E anche nei propri.