lunedì 31 maggio 2021

Non è mai troppo tardi

 di Stefania Russo


Un racconto scritto in prima persona da una signora anziana che si trova a vivere in un casermone milanese definito 'il mostro'. Sempre il solito tran tran, tanta solitudine, incomprensioni familiari e qualche problema economico sembrano connotare gli ultimi anni della sua vita, ma improvvisamente la noiosa vita quotidiana viene scossa dalla notizia della malattia della sorella della sua badante e così Annarita, insieme alla nipote e ai vicini si improvvisa artefice di un progetto che coinvolge tutto il quartiere.

Una storia originale che incuriosisce e lascia una buona sensazione.

Alla fine a tutti piacerebbe avere una vicina così.

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Mi chiamo Annarita, ho ottantaquattro anni e vivo nel Mostro di cemento, un anonimo complesso residenziale nella periferia di Milano, su una stramaledetta sedia a rotelle. Non si può certo dire che io sia autosufficiente, ma per fortuna posso contare sull'aiuto di Olga, una donna rumena premurosa e gentile. Ho anche una figlia, Katia, che vive proprio nella palazzina qui accanto, ma non ha più tempo ormai da dedicare alla sua vecchia. C'è una cosa, però, per cui le sarò per sempre grata: sua figlia Stella, la mia affettuosa nipotina sedicenne, la mia felicità quotidiana. Trascorro le mie giornate tra un caffè con i vicini e i romanzi che Olga mi legge, trascinandomi, di tanto in tanto, nel cortile del Mostro, dove ho conosciuto questo strambo vicinato con cui mi sono trovata a vivere: le vecchiette con cui vado a messa, Alessio - il fidanzatino di Stella - e gli altri ragazzotti con i pantaloni strappati, il giovane e instancabile Totò e don Antonio, su cui tutti possiamo sempre contare. Non ho mai visto il Mostro così animato come nelle ultime settimane, tanti vicini disposti a donare il loro tempo e altrettanti a pagare per imparare a impastare il pane o a usare il computer. Si chiama Banca del Tempo. L'idea è venuta a Stella: chi vuole può rendersi disponibile offrendo dei corsi, e il denaro raccolto dai partecipanti servirà ad aiutare la sorella di Olga, gravemente malata. Speriamo solo che non sia troppo tardi...